Arte, tradizione e mitologia giapponese
Le porcellane Toshikane rappresentano una tradizione artistica giapponese che affonda le radici nella città di Arita, famosa per la produzione di porcellane fin dal XVII secolo. Fondata nel 1931 da due maestri ceramisti, Shun-ichi Kojima e Kenzo Minami, la Toshikane ha unito abilità artigianali e design innovativo, creando pezzi unici apprezzati in tutto il mondo.


Le Origini della Toshikane
La storia di Toshikane inizia con il talento di Shun-ichi Kojima, formatosi presso il celebre Forno di Porcellana Fukagawa ad Arita. Qui, sotto la guida di Chuji Fukagawa, Kojima perfezionò le sue abilità, che poi portò avanti collaborando con Kenzo Minami, designer del Forno Tomiemon.
Insieme, fondarono la compagnia Toshikane, il cui nome deriva dalla unione del primo carattere giapponese dei loro nomi (俊一 e 兼 蔵).

L’artigianato delle porcellane Arita
La produzione delle porcellane Toshikane era complessa e richiedeva grande maestria. Ogni pezzo veniva realizzato attraverso un processo di progettazione dettagliata, creazione di stampi, colata della porcellana e diverse fasi di cottura. Il risultato finale? Oggetti raffinati, decorati con smalti colorati, sia opachi che lucidi, spesso arricchiti con smalti dorati. Questi articoli spaziano da spille decorative a bottoni e statuine, spesso ispirati alla mitologia giapponese, come per i Sette Dei della Fortuna.
La crescita e l’esportazione
Nonostante la Seconda Guerra Mondiale abbia interrotto momentaneamente la produzione di gioielli, Toshikane tornò in auge subito dopo la guerra, esportando i suoi prodotti attraverso le basi militari americane in Giappone e Guam. Durante gli anni ’50 e ’60, la domanda internazionale crebbe, portando le porcellane Toshikane nei negozi giapponesi e americani, dove divennero popolari souvenir orientali per turisti e collezionisti.



Marchi e riconoscibilità
Le porcellane Arita di Toshikane si distinguono per i loro marchi unici. I pezzi possono riportare due kanji (俊兼) all’interno di un cartiglio a forma di ventaglio o le lettere “TK” in un cartiglio ovale. Questi marchi sono sinonimo di qualità e autenticità, specialmente per i collezionisti di porcellane artistiche o monili in argento realizzati con bottoni in porcellana.
Un’eredità difficile da replicare
Nonostante la fama e la qualità delle porcellane Toshikane, la produzione si fermò all’inizio degli anni ’70. I tentativi recenti di riprendere la produzione si sono scontrati con difficoltà tecniche, dovute probabilmente ai segreti di fabbricazione unici che i fondatori custodivano gelosamente.


